C r i t i c a

 
 
 
 

"L i n e a r i s m o    C o n c e t t u a l e"

             di   Santo   Lavorato

L' arte è sogno,  è pensiero che diventa segno, dice Santo Lavorato, artista calabrese che opera con eguale dedizione nella duplice e nella triplice dimensione.   E' una formula efficace che dice già molto del suo approccio all' invenzione creativa, nella quale l' immaginazione fantastica funziona da presupposto dell' intuizione della forma, in un rapporto, però, che non si traduce in termini di rigida, meccanica dipendenza dell' una dall' altra, ma di reciproca interazione in cui rispettivi confini finiscono per sfumarsi, esprimendosi in tempi quasi simultanei.   Anche per coerenza con questo assunto, non mi è facile conciliarlo con  la definizione di  "l i n e a r i s m o   i n f o r m a l e"  con cui Lavorato etichetta criticamente la sua arte.   Vedo il ricorso alla linea, una linea assolutizzata nel suo libero manifestarsi all' interno di un linguaggio di stampo formalista, astratto, in quanto emancipato da qualunque necessità di significare al di fuori di sè stesso, come segno certamente privilegiato nelle creazioni di Lavorato.   Sul fatto, però, che le linee di Lavorato rispondano alle metodiche più tipiche dell' informale, per lo meno di quello storico, avrei qualche dubbio.   A differenza di quanto non faccia un informale "classico", Lavorato mi pare mantenga sempre un estremo controllo del gesto segnico :  niente, nelle sue opere, sembra rispondere ad automatismi incontrollati o comunque ad atteggiamenti compiacenti nei confronti di ciò che non venisse governato razionalmente.   Al contrario, se c'è un aspetto che emerge più di altri, in Lavorato, è la sua preferenza per un' operatività di marcata attitudine progettuale che lascia ben poco al caso;  dove c'è sperimentazione, e ce n'è tanta, non è mirata a cercare nuove grammatiche da proporre ed esplorare, piuttosto a stabilire un confronto fattivo con la tecnica adottata, che sia tradizionale o digitalizzata,per poter derivare da esso, all' interno di un proprio idioma che si attesta su moduli archetipici ben precisi  (il curvo, il retto, il "zig-zagato", lo spiraliforme, l' intrecciato, giusto per indicarne qualcuno), quante più varianti espressive possibili, ognuna delle quali in grado di proporre un discorso diverso.   E' i l  s o g n o,  c o s ì,  s i  f a  s e g n o .

                                                                                                     

                                                                                                           Vittorio  Sgarbi  

 
 

SANTO  LAVORATO     Il ritmo dell’esistenza

Evocative ad un primo sguardo, le opere digitali di Santo Lavorato esprimono in realtà significati ancestrali ad una lettura piu' accurata.           Il linguaggio onirico, con il quale l’autore comunica messaggi dal valore universale, raggiunge l’apoteosi dell’espressione nella liberazione segnica.   Essa è scandita da volute ed elementi grafici inaspettati, che la connotano in termini di leggerezza dell’immagine e di libertà comunicativa.       Seppure l’artista approfondisca sistematicamente le complesse questioni dell’esistenza, le sue opere risultano piacevolmente avvolgenti nel grafismo impiegato da trasmettere sensazioni di levita'.        I lavori digitali di Lavorato, rievocano infatti impressioni atmosferiche orientate principalmente alla ricerca della veritas.   Tale indagine artistica si fonda sull' adozione di uno stile sintetico improntato all’essenza.              Attraverso un procedimento intellettuale,  l’artista riesce a dare voce alle sue riflessioni interiori grazie all’esaltazione della linea.    Il lineamentum si trasforma pertanto in una vera e propria calligrafia visuale, atta a esplorare nuovi ambiti dell’arte contemporanea, nei quali rintracciare le ambizioni del segno e le rinnovate cadenze formali     .La linea diventa portavoce del messaggio artistico, valorizzata da un ritmo atavico connesso con la memoria.    Il Tempo, grande protagonista del linguaggio di Santo Lavorato, è rappresentato non solo dalle vibrazioni ritmiche della linea, ma anche dalla volontà di indagare i reconditi aspetti della vita, del passato o del presente, con uno sguardo al futuro.          

                                                

                                                                                                                                                   Critico e Storico dell’Arte

                                                                                                                                                S a b r i n a    F a l z o n e 

 

Santo Lavorato dimostra di essere un artista equilibrato perché conosce molto bene la teoria del colore.   I suoi impasti unitamente ai tratti grafici sintetizza effettivamente il senso dell’osservatore, dell’esplorazione profonda.  Ogni sua pennellata penetra l’intimo, va oltre.   Nelle sue opere ci sono sempre atmosfere dense di suggestiva poesia, è un artista autentico, genuino, spontaneo.   La sua è un’arte che fa bene.   Ha elaborato un linguaggio coloristico ricco ed armonioso.  La sua è una dimensione operativa, densa di accenti lirici che ricostruiscono e portano il fruitore a momenti di intensa vitalità.   Senza lasciarsi prendere la mano dalle bizzarrie di nuove tendenze artistiche, Santo Lavorato sa conservare una coerenza senza alcuna riserva, questo gli consente di creare opere all’unisono con i propri sentimenti.   L’osservatore rimane sicuramente attirato e partecipa alle emozioni che Lavorato ha voluto manifestare e trasmetterci, il suo è quindi un discorso pittorico che merita di essere esaminato con la massima attenzione.   Lavorato si esprime con notevole sapienza tecnico-artistica coadiuvato da una forte capacità percettiva dei valori e della loro utile materializzazione con esiti di ottimo respiro e armonia artistica.   Il primo impatto con le opere di Santo Lavorato è lo stupore, stupore per le policromie e dei piani intrecci di colore.   Sono frutto di una ricerca e di uno studio accurati che conducono ad un legame diretto tra colore e immagine.   Una elaborazione la sua, che dimostrando una forte capacità creativa raggiunge l’insieme dell’opera, dando ampie angolature accentrando punti focalizzati, la sua stessa espressione, forse non voluta ma densamente creata.   Senza dubbio è un artista che ha saputo creare delle opere di alto livello culturale.   Nella sua ricerca ha elaborato un linguaggio espressivo molto interessante e particolare, musicata su valenze coloristiche materiche e pure, mirate a scomporre l’impasse delle emozioni.   Questo considerevole artista, da vita ad una particolare metodologia espressiva che rende gradevolmente originale ogni singolo tratto del suo sapiente stile pittorico.   Egli sa scandire il suo intimo per poi tradurlo in colori e vibrazioni facilmente leggibili nelle sue tele.   Questi sono traguardi pittorici che attestano la sua disposizione e le sue grandi capacità e che confermando il raggiungimento di risultati molto importanti.   Quando incontriamo un pittore i cui valori pittorici sono il suo linguaggio ed è da essi che trae le strutture e le basi sulle quali esprimersi c’è da sentirsi confortati.                            Santo Lavorato appartiene a questa schiera di artisti ormai in via di estinzione, questo gli fa meritare il titolo di artista con la a maiuscola.   I dipinti di Lavorato sono sempre stimolanti ed inducono istintivamente alla meditazione e alla riscoperta dei grandi valori che l’uomo possiede.

                                                                                                                                                                     GINO   TRABINI                                                                                                                                                                         (Critico d' Arte)

 

IL  RESPIRO  DELLA  NOTTE        Per  l' artista  Santo  Lavorato  l' arte è come un sogno ad occhi aperti, in cui le forme e i colori assumono valenza di visione interiore e struggente.   Il segno ripetuto, la linea continua e flessuosa, il colore vibrante in infiniti toni vogliono indicare una presenza istintiva e personale, che interpreta lo spazio come luogo-non luogo, concetto atratto in cui tutto fluisce liberamente.   La sua è una pittura tra astrazione e figurativo, in cui il segno riconoscibile della realta' viene mediato attraverso uno sguardo moderno e onirico, ricercando fluidita'di forme ed essenzialita' pittorica, anche giocata, in questo caso, con un sapiente uso del tono su tono e del monocromo.                                                                                                                                                                                                                                                                          Elisa Bergamino                                                                                                                                                      (critico  Italia Arte)

 

"0714-50   Memoria-Spazio-Tempo"

E' questo il titolo dell' opera, che senza dubbio, apre un varco e lascia spazio ad un approfondimento semantico che va al di là della rappresentazione figurativa.  La triade  memoria-spazio-tempo  rappresenta, al contempo, una dimensione plurima esistenziale, una chimera ed una utopia.   Ben oltre la genesi del suo radicamento filosofico, essa rappresenta, inoltre, una sorta di visione drammaturgica che appartiene, in maniera viscerale, all' umanità.   La fusione o la divisione di questi tre elementi pone la conoscenza stessa su di un piano di prospettive a confronto, quasi si trattasse della ricerca di un rito ontologico delle origini, perduto, forse , nei meandri della crisi del nostro vivere.   Ecco che, dunque, questi tre elementi, debbono tornare a lavorare insieme, in una nuova avventura di conoscenza reciproca.   In tale progetto, l' arte, naturalmente, riveste un ruolo principe e così l' artista, in grado di riprogettare, in maniera policentrica, l' identità di tali elementi, mediante un processo ontologico, fenomenico e narrativo, in un ritmato racconto che, mediante le opere, darà origine ad una serie dialogica in cui gli interlocutori avranno modo di creare sempre nuovi processi.                                In tale processo, tuttavia, si inseriscono fattori non gestibili secondo la volontà umana.   Quali sono? Gli stessi elementi della triade messa in luce da Lavorato :  Memoria-Spazio-Tempo.   L' artista, nella sua volontà di valorizzare il segno, il gesto, l' individualità dell' indefinito istintuale, annulla l' assolutezza di un valore, così come accade per i tre soggetti ontologici scelti per la sua opera, caratterizzata da una sorta di infinita spettacolarizzazione del tratto, ma uno spettacolo infinito, che attraversa le tre dimensioni per farsi strada in un locus amoenus e trasformarvisi.   E' in tal modo che, nella frammentarietà dei linguaggi contemporanei, Santo Lavorato monta, grazie al segno primigenio, epifanico e alla mediazione dell' elaborazione digitale ex post, un costrutto che è il fulcro della sua personale sintassi, nella quale, come accade anche nell' astrazione dell' opera  0714-50  Memoria-Spazio-Tempo,  la logica compositiva trova una giustapposizione capace di sostanziarsi nella caleidoscopica illustrazione che si proietta lungo lo spazio digitale e poi lungo le trame della tela che la accoglie.   La direzione da trovare nella composizione interna dell' opera non si affiderà solo alla semiotica, ma, nella vettorialità dei gradienti speculativi, seguirà anche una fruizione giocata sulle scelte dell' istinto, dettata dal subconscio, tesa verso forme narrative e, in un certo senso, drammaturgiche che si affidano alla lectio filosofica, oltre che figurativa.   E' solo in tal senso che i tre elementi principi, riusciranno a compiere il proprio processo.         

 

                                                                                                         Grazia  Galdenzi 

 
 
COLORE  E  FORMA  NELL' ARTE  DI  LAVORATO
" Colore e forma concorrono a sottolineare l' essenza di ogni oggetto o di un fenomeno naturale.    Catturati nella loro unicita' dalla sensibilita' artistica del maestro  Santo Lavorato  si sposano con l' artificio cromatico in un genere artistico appartenente all' astratto.   Astratto generato dalla realta' e non dall' immaginario dell' artista.  Curve geometriche esaltano i fenomeni naturali, cromie distese e pacate alitano di vita propria inserite in un contesto segnico di primordiale fascino e primitiva bellezza.    Occuparsi di tale genere di narrazione pittorica richiede uno sforzo compositivo riservato a pochi intelletti.   Con la sua acuta intelligenza lo spazio compositivo riflette sull' evoluzione degli oggetti geometrici come se fossero esseri viventi.   Dal punto si passa, nella scultura  "Evoluzione Formale" alla linea al cerchio e alla sfera in un percorso evolutivo simile a quello degli esseri viventi.   Dal semplice si arriva gradatamente al complicato, in una teoria di forme che ripercorre il cammino stesso delle astratte creazioni della geometria euclidea.   Una vasta conoscenza dell' umana cultura riflette l'operato artistico di Santo Lavorato che nella rappresentazione metaforica trova la sua magnificenza espressiva nel colore, portatore di un messaggio pittorico facilmente percepibile e condivisibile perchè padrone di una poetica che consente una fruizione immediata e di grande effetto. 
Una personalita'fortemente incline a esplicare nelle sue opere cio' che il suo intelletto ha maturato per anni in una poetica, intesa come creazione ricercata di elaborati, di ampio respiro e fascinosa in tutta la sua essenza.

                                                                                                                                                                                                                                                D.   M a r a s a'

                                                                                                                                
 

                                                                                                                                                                                                                               Mostra  alla  Galleria  " LA BILANCIA "  Castrovillari ( CS )                                    

Mostra alla  Galleria

SANTO LAVORATO, ARTISTA IMPEGNATO, ORIGINALE E COMPLESSO,         dopo anni di ricerche formali nel campo artistico, sembra aver trovato la sua propria personale identita', senza tradire se stesso con falsi miti, in un processo evolutivo che sfugge a una rigida catalogazione, per trovare dimensioni artistiche futuribili.   Nelle sue opere, il ritmo istintivo, ripetitivo della linea, ricorda le origini e le stratificazioni ancestrali della materia, come espressione elementare di una presenza evocativa del tempo.   La sua gestualita' spontanea e la ripetitivita' infinita, crea dei ritmi paragonabili ai  "ritmi del tempo" al suo moto perpetuo che distrugge inesorabilmente lo stato esistenziale della materia.    L' opera dell' artista Santo Lavorato raggiunge la sua piu' vera espressione nell' importanza conferita alla linea, che delineando le forme da' vita a composizioni di grande spessore e di profondoo significato.      Il segno diventa simbolo nell' arte di Lavorato, il gesto sensibile immediato rimando ad una realta' ultrasensoriale, in cui tutto acquista un valore importante ed al tempo stesso veritiero, nell' incisivita' della forma e nella particolarita' del contenuto.   Dal particolare elemento delineato da Santo Lavorato con notevole capacita' artistica, in una dimensione atemporale, l' opera dell' artista raggiunge un' apertura tale da potersi definire universale e infinita.                                                         

                                                                                                      I l a r i a    M a d i a i 

OMAGGIO ALLA NATURA
Questo "Omaggio alla Natura" in una forma astratta drammaticamente espressiva che si attorciglia per culminare in una sfera lucente, pare suggerire un avvenimento, sottintendendo quanto sia grande la forza vitale della natura.   A lei appartengono le radici del progresso tecnologico, ma è anche suo compito contrastarlo nei suoi eccessi. Attraverso "Il pertugio dei ricordi" svetta verso l' alto, come se stesse per spiccare il volo, portando il messaggio spirituale di un artista talentuoso.   Il costrutto mostra qui', come primaria qualita', l' originalita' espressiva, che poggia anche sulle scelte materiche, governate con perizia professionale e sensibilita', per ottenere effetti visivi palpitanti e vibratili.    "Lievitazione-temporale" Ci troviamo qui a esaminare una ricerca visionaria dalla poetica del tutto inedita e dall' esecuzione pittorica di spendida fattura.  La raffigurazione non necessita di una descrizione dettagliata, ma di un commento sull' alta qualità pittorica e sul rapporto perfetto tra intuizione iniziale ed esecuzione.  Un componimento realizzato tramite la minuziosa tonalità dei colori e la ritualità estetica.             

                                                                                                                   Paolo Levi

 

Santo Lavorato nelle sue opere rappresenta la vibrazione dell' energia vitale che lui sente a contatto con gli elementi della natura che condensa in un supporto digitalizzato, immersi in uno spazio mobile e intuitivo, in cui si materializzano segni, sintagmi di un alfabeto mitico.  Si respira un' atmosfera ansiosa e ludica, inquieta ed empatica, severa e magica in una trama che concilia principi opposti.  Una sorta di topografia dell' anima, una mappa di un possibile inconscio che lo rende un maestro aperto alle sperimentazioni dove le increspature trasformano le sue opere in uno spazio di risonanza.          

                                                                                                           Salvatore Russo

 

Santo Lavorato crea elaborazioni visive di grafica digitale che spaziano tra gioco intellettivo, esercizio della mente, pittura-pensiero, pausa meditativa nel dilagante rumore che assorda il presente, in un percorso labirintico alla ricerca di una via di conoscenza che diventa specchio di se stessa.  Per Santo Lavorato il gesto pittorico diventa esperienza esistenziale, luogo di condensazione di un vissuto emozionale, un microcosmo di elementi simbolici dalla ricchezza densa con un' espressività risonante e surreale in un sincretismo di concentrazione materica e geometrica.       

                                                                                                   Sandro Serradifalco

 

"Memoria-spazio-tempo" si tratta di un dipinto che nasce da una creatività d' ambito concettuale e prosegue il percorso con l' adesione ai canoni contenutistici astratti, senza alcun riferimento di luogo e tempo.  Solo una seducente surrealtà, grazie alla magia di riflessi che entrano nella sfera dell' arcanicità del Sublime.               

                                                                                                            Stefania Bison

 

 Santo Lavorato è nato a S. Demetrio Corone e risiede a Lungro, due comuni in provincia di Cosenza.   Pittore e scultore, è stato allievo dei maestri Brancaccio e De Stefano presso l' Accademia Belle Arti di Napoli e attualmente insegna Discipline pittoriche al Liceo Artistico di Cosenza.   Attivo da oltre quarant'anni, ha seguito un percorso impostato sulla soggettività sfuggendo ai dettami e all' influenza delle scuole.   Una pittura, dunque, originale nelle forme e nei contenuti che con coerenza e linearità di metodo ha trasferito i propri interessi dalla visione all' introspezione, dalla pura evidenza  del reale alle sue interpretazioni, dal pienamente visibile al totalmente pensabile.    E' interessante citare una dichiarazione del maestro cosentino perchè raramente intenzioni e pratica sono cosi' perfettamente collimanti:  "Nelle mie opere voglio sottolineare l' importanza e la valorizzazione della linea, del segno, del gesto istintivo, ripetitivo, indefinito e spontaneo".   Tali linee guida trovano applicazione in "Il profilo dell' amore", lavoro di notevole qualità grafica impostato con economia di mezzi e tuttavia in grado di ottenere un effetto assai accattivante proprio per merito dell' iterato profilo stilizzato di una giovane donna proiettato dalla superfice del mare azzurro sul perfetto tondo di una pallida luna piena: il cilestrino e il tenue verde impiegati suggeriscono un rapporto teso tra cielo e terra, com'è giusto sia per il sentimento fondamentale della vita.  Molto attento alla linea e all' espressività grafica, all' essenzialità delle campiture, alla distribuzione perfettamente equilibrata della materia trattata, Lavorato si segnala per pulizia formale e incisività cromatica, come dimostra la sua storia in continua evoluzione sino agli esiti attuali di un ricercato concettualismo nel quale le idee e le forme trovano una perfetta  consentaneità.                    

                                                                                                            Aldo Maria Pero

 

Nel XX secolo Henry van de Velde scriveva: "la linea trae forza dall' energia di chi l' ha tracciata", dando al segno e al gesto un valore altamente simbolico coincidente con la volontà dell' uomo di lasciare una traccia liberamente ispirata alle forze della natura.  Santo Lavorato a questo proposito scrive: "....queste vibrazioni spontanee di linee, di segni, di graffiti, sono come impronte indelebili di una presenza nel tempo; come espressività individuale di un' arte contemporanea frammentaria e indefinibile, perchè non attribuibile a nessun movimento, quindi individualistica, dove tutto è importante, niente è valore assoluto".  Alla volontà di generare una prova strettamente connessa all' elemento "tempo" e quindi alla vita, si unisce la necessità di esprimere la propria libertà e di uomo e di artista, trascendente dal valore della storicità indotta.                   

                                                                                                              Sara Ferraro

 
 
 

Le opere di Lavorato  sembrano a metà strada fra l' astrazione e lo studio di un particolare reale,  risultando come dei sistemi quasi monocromatici con sfondi omogenei,  dai quali emerge, con sensibile delicatezza da uno strato di linee ondeggianti,  il soggetto spirituale dell' opera, che si presenta con fattezze oracolari, lasciando lo stesso osservatore di fronte a molte domande retoriche.

                                                                                                         Sandro   Gazzola                                                                                                                                                          

            " L'arte è sogno, è il pensiero che diventa segno, è la risposta e l' interrogativo della vita. "

Con questo verso si presenta l' artista  Santo Lavorato  e, in poche parole, offre la traccia da seguire per osservare, analizzare ed interpretare le sue opere.    Un interessante percorso quello delineato da  Lavorato,  che mette in gioco diversi livelli chiave, da quello piu' introspettivo, psicologico e recondito, a quello evidente, dato dal segno, dal colore e dalla forma che, di volta in volta, diventano il soggetto di un' opera .     Negli interrogativi della vita, un ruolo cruciale lo detiene il tempo, ed esso entra anche nelle trame delle opere di  Lavorato, segnando la linea guida della sua ricerca, con uno sguardo volto al passato ed uno al futuro.     La linea guida si trasforma in segno oggettivo nella rappresentazione fenomenologica dell' artista calabro, in cui equilibri del colore e della materia si accordano magistralmente con le tendenze grafiche che ne sanciscono l' oggettivazione.    Afferma Lavorato:

" Nelle mie opere, voglio sottolineare l' importanza e la valorizzazione della linea, del segno, del gesto istintivo, ripetitivo, indefinito e spontaneo;  dove queste vibrazioni spontanee di linee, di segni, di graffiti, sono come impronte indelebili di una presenza nel tempo;  come espressività individuale di un' arte contemporanea frammentaria e indefinibile, perchè non attribuibile a nessun movimento, quindi individualistica, dove tutto è importante, niente è valore assoluto. "

Una sorta di manifesto della propria poetica, attraverso il quale l' artista esplica il proprio modo di agire e di fare arte.   Nel  "gesto istintivo, ripetitivo, indefinito e spontaneo" si ritrova un parallelo con il modus operandi della Natura, che in opere come quella qui proposta, " 0712-157 Verde-Natura,"  si evince in una forma astratta estremamente originale.    Egli, nella sua singolarità si avvicina al cosidetto Linearismo informale, in grado di andare al di là dell'astrattismo puro e che dalla linea trae forza.    L' elaborazione grafica computerizzata, poi risolta in una stampa su tela in edizione limitata, marca un confine peculiare che diviene cifra stilistica di Lavorato.    Il rapporto tra l' immagine e la percezione dell' atto fruitivo si complica di un corto circuito ontologico che riscontra, nella fenomenologia dell' opera, una sintetizzazione che mira al valore essenziale e assoluto del dato.   Tali elaborazioni, che, nel caso proposto si tingono di una palette cromatica afferente alle nuances del verde, si nutrono di rimandi logici e dialogici tra artista, opera e fruitore, in un rimpallo complesso.     Quello che  Lavorato  ha immaginato è stato di creare dei microcosmi, di lavorarli e oggettivarli attraverso la computer grafica, restituirli alla dimensionalità della tela, portarvi dinanzi l' alterità di piu' occhi, piu' intelletti, piu' anime pronte a cogliere e restituire emozioni.      Il gesto creativo, l' atto epifanico non si risolve, dunque, nella progettazione dell' immagine, nella resa lineare e astratta di un soggetto che si individua sempre dalla seconda parte del titolo, ma anche dai geometrismi che in successione appaiono nello spazio reale della fruizione, laddove ad ogni sensibilità corrisponderà una sempre differente interpretazione.       " Niente è valore assoluto, " ammette l' artista e le sue opere diventano tracce, seppure "indelebili di una presenza nel tempo."    In tale traccia si cela l' intuizione, quid inscindibile  dal  Ao'yos.                                                                                                                                                 

                                                                                                     Azzurra  Immediato                                                                                                                                                                      

I  " graffi segnici di  Santo Lavorato

Insolito  un  itinerario  in  un' opera  d' arte,  eppure  l' artista  è  come  indicasse  la  strada  concettuale  entro  il  quale  l' osservatore  segue  il  percorso  che  lo  porterà  al  raggiungimento  logico  di  tutte  le  tramature  facenti  parte  dell' espressione  pittorica.    Come  vi  fosse  uno  schema  nervoso  centrale  che  governa  le  cromie  esplodenti  e  senza  il  quale,  nulla  sarebbe  concepito  nè  realizzato.    Tecnica  interessantissima  e  di  sicuro  successo.

 

                                                                                                          M° Mario  Salvo

 
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" LA  MEMORIA  DEL  TEMPO "

Santo  Lavorato  è  un  artista  calabrese  che  si  è  formato  in  ambiente  napoletano.    Insegna  da  anni  "Discipline  Pittoriche"  e  opera  nel  campo  della  pittura  e  della  scultura  fin  dal  1971.    Il  suo  linguaggio  artistico  può  essere  definito  sostanzialmente  astratto,  con  picchi  di  espressione  che  possono  arrivare  al  puro  informale.    Tuttavia,  benchè  sia  ancorato  nel  concettualismo,  la  produzione  artistica  di  Santo  Lavorato  mantiene  il  proprio  contatto  con  la  natura.    I  suoi  dipinti  a  volte  sembrano  rilevamenti  stratigrafici,  delle  sezioni  di  terreno  alla  ricerca  del  nucleo  della  terra.   Sono  indagini  che  l' artista  compie  anche  introducendo  direttamente  la  natura  nelle  sue  sculture,  in  cui  l' elemento  vegetale  si  fonde  armonicamente  con  l' intervento  dell' artista  per  configurare  un  nuovo  soggetto.     _________________________________

                                                                                                                                                      Aldo Maria  Pero
 

 

Santo  Lavorato, la sua arte concettuale così fuori dal comune .  .   .

Ho avuto modo di visionare alcuni suoi lavori, studiare e apprezzare la sua ricerca, per complimentarmi per quella verve che ho letto in tutta la sua produzione concettuale in cui si assiste ad uno studio attento e meticoloso, lontano dalla evidente gestualità.    Le sue opere paiono porsi in una speciale atmosfera quasi onirica, godono di impostazione e rigore che affidano serietà e compostezza per soluzioni importanti, altamente ricercate.    Opere come  "sentieri perversi,"  "un pensiero mi perseguita,"  "un tarlo antico,"  "segno di vita"  godono tutte di una fissità che le rende speciali ed uniche.    Si assiste ad una diversità estetica nella sua arte, non si può non studiarla  e non si può non sentirsi intrappolati negli spazi cromatici identificati, ci si trova inseriti in dimensioni in cui potersi perdere per comprendere e apprezzare.

                                                                                                                         A.    S o r i c a r o

                                                                                              (Direttrice della Fondazione G. De Nittis di Barletta)